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Breaking News: ATTENZIONE!! Su richiesta del Veliero ci sarà l'inversione di campo, quindi la prima partita sarà fuori casa

lunedì 3 luglio 2017

Presentazione Atleti - Aggiornamento 2017

1. Neno
Giunto in squadra principalmente per bilanciare il pulmino delle trasferte, visto che da quando c'è Miks pende tremendamente dalla parte dove egli è seduto, mostra fin da subito che i 4 anni lontano dai parquet della regione non lo hanno scalfito più di tanto.
Il braccio è rimasto pesante come un Hummer guidato da Giuliano Ferrara e sul lato tecnico tattico siamo sempre ai livelli di Julio Velasco nel il corpo di Mastrangelo. Che, vogliamo dire, è anche stato fortunato xchè il restante 50% di possibile combinazione sarebbe stato piuttosto imbarazzante.
Capisce ed entra da subito nello spirito del gruppo mettendo la sua esperienza e sopratutto le sue manone al servizio della squadra, come ad esempio quando riesce a portare 5 caraffe da 2 litri di birra per mano. La calma e la buone parole con cui gestisce i momenti di difficoltà della squadra rappresentano oramai una costante ventata di energia positiva ma con quel giusto pizzico di terrore che non guasta mai.
 L'anca bionica, la spalla evanescente e i ristoranti che portano 5 fette di tagliata contante gli danno un po fastidio, ma tutto si risolve con un laconico “porto io la carne la prossima volta”, tronfio di sorridente giovialità che guarda con luce alla Vita. MASCHIO(NE)ALFA

2. Chiara
Giocatrice versatile, può infatti ricoprire i ruoli di alzatore, laterale, opposto, libero, mediano di mischia, stopper, pilone, navigatore, tecnico audio e aiuto cuoco. Non molla mai, non lascia cadere un pallone manco fossero di cristallo e gli attacchi muro zero dei bombaroli avversari per lei sono normale routine. NO FEAR

3. Max
Scomparso dalla scena per diversi anni, torna a calcare i parquet (o i cementi, viste le palestra che ci sono in giro) dei palazzetti del vicentino. Due o tre allenamenti giusto per sbattersi la polvere di dosso e ha ripreso a cannoneggiar e a pieno regime. Dietro alle sembianze di un marines anni'90 si cela un ragazzo dolce e delicato che però smartella sul parquet come un novello Thor. INGANNEVOLE

6. Romy
Altra giocatrice versatile, nel senso che le quantità e le qualità con cui riempie i bicchieri la Romy sono inarrivabili. Ma oltre che a regnare sovrana nei terzi tempi di tutti gli incontri qui stiamo parlando di un'atleta con la determinazione eguagliata soltato da quella con cui Andrew Howe ottiene sempre i Kinder Bueno nelle pubblicità, caratteristica che le consente di rivelarsi largamente determinante in campo in molte situazioni di gioco. NO LIMITS

7. Ale
Il colpevole di tutto questo, che ha avuto la malsana idea di riunire i peggio fegati dei peggiori bar di Caracas in un'unica squadra, in cui è vietato fumare solo xchè col tasso alcolemico che c'è altrimenti scoppia tutto.
Allenatore più tachente di Mourinho, giocatore eternamente oscillante fra banda cetro e opposto passa il tempo a trovare sempre nuovi modi per fare passare le Bassani come una palestra normale. ILLUSIONISTA.

9. Paola
Dietro alle fattezze di una dolce tripla madre di famiglia si nasconde una guerriera spietata capace probabilmente di sopravvivere nel deserto per mesi nutrendosi delle bestie che incontra uccidendole a mani nude. Il rispetto e la ricerca del dialogo come forma prima di soluzione non ingannino, è solo una copertura per questa amazone guerriera.
Fra le caratteristiche peculiari, l'abitudine ad annunciare il colpo che sta per sferrare con il proprio nome, come i Pokemon.
LETAL WEAPON


12. Fede
Se la suona e se la canta questo centralone degli anni settanta. Artista in campo e (sopratutto) fuori, intrattiene pubblico, compagni ed avversari con una chiacchiera sfiancante ma simpatica. Al servizio della causa si preoccupa anche di tutto quello che gira attorno alla squadra (e qui senza scherzi con provata efficacia). E' il primo ad appoggiare il gomito sul bancone e l'ultimo a lasciarlo, da vera colonna portante dei terzi tempi del campionato. JOE COCKTAIL

14. Enrico
Altro frutto caduto dal fecondo albero della Serie C Fulgorina, il nostro meccanico di fiducia (già MPP - Mano Pazza Pellin) si distingue per elevazione e forza fuori dalla media, seconde soltanto alla mancanza di controllo delle stesse, in virtù l'ormai famosa legge Pirelli "la potenza è nulla senza il controllo". Nasce così il problema del connubil fra i salti di Enrico e l'altezza (mai termine fu più infelice) del soffitto della palestra del lunedì. 4 travi su 5 sono da sostituire ed Enrico torna a casa dalla bella Mary ogni lunedì pieno di bernoccoli.
La giornata-tipo del nostro eroe si costituisce di 8-9 ore lavorative, 6 ore nei campi, 2 ore a fare l'uomo di casa 2 di allenamento, 1.5 a tirare l'amico di turno fuori dal fosso/neve/paltan/burrone/precipizio, e 4-5 ore di sonno. E per come ci insegna Lavoisier, la giornata di Enrico è fatta di 32 ore. OBIQUO

15. Giò
Ha lasciato la pallavolo dicendo "partorisco un attimo e arrivo" e così è stato. Tornata in palestra ha avuto un primo periodo di smarrimento in quanto riusciva a fare solo 14000 addominali consecuti contro i 130 milioni che raggiungeva prima, nei momenti di particolare forma fisica. Superato presto questo scoglio ha ripreso a difendere tutti i palloni che arrivassero sopra i 130 km/h, mentre aspettava che si asciugasse lo smalto dell'altra mano,
raccondando una fiaba alla piccola Sophie. WONDERWOMAN

16. De
Direttamente da "Piovono Polpette" arriva la nostra star, colei che ammalia e abbraghe per tutti, visto che si muove con disinvoltura nel settore dell'alta moda. Denise (o Desine per gli amici di vecchia data) infatti, è così avanti, che usa le nuova collezione autunno/inverno quando va a raccogliere i fagiolini nell'orto di casa, tanto ormai quelle cose le ha già messe 3 o 4 volte. In campo è più versatile di un'Hawaianas gialla e verde, infatti può essere centrale laterale opposta ginocchiera e astina della rete, ma sempre con un'efficacia al cui confronta Cristiano Ronaldo sembra un giocatore inutile.
Innamorata della sua A1 e di Fabri Fibra, ha scoperto solo in tarda età la funzione del fegato, e ora per rifarsi è costretta ad ordinare Amaro del Capo facendoselo portare nella bottiglietta della coca-coca da 33 cl. IN CRESCITA

22. Laura
La cucciola della squadra, ma solo anagraficamente, ricca di carattere questa palleggiatrice con il fisico da pin-up sa il fatto suo e anche quello degli altri. Lo studio (o la festa) universitaria ce la porta via una volta a settimana ma quando c'è, batte il colpo, come si suol dire. Battuta atomica e gomito del bevitore sono le caratteristiche che ci piacciono maggiormente di questa atleta in erba (no Ely non quella) che sicuramente ha un radioso (e alcolico) futuro davanti a se. SPERANZA




23. Zar
Due mani fatate installate su un bazooka al posto del braccio, questa è la descrizione tecnica dell'ultimo arrivo rosa in casa nostra. Zar infatti ha ricevuto dalla natura il classico “dono” che se per i calciatori è il piede fatato, alla Totti o alla Pirlo per capirci, per i pallavolisti è il tocco magico del palleggiatore. In battuta invece il tocco diventa felpato come una pagaiata nei denti durante un giro in canoa nell'estate 2016. Non a caso infatti il soprannome del (forse) più conosciuto Ivan nazionale deriva proprio da questo: durante una finale U16 i suoi compagni, notando la battuta al salto particolarmente vibrante, gli dissero “Oh vecio te batti come la Zar” e di li quello fu il suo soprannome. Fuori dal campo si prodiga per l'armonia di squadra organizzando giochi e intrattenimenti di varia natura, come ad esempio il Babbo Natale Misterioso che quest'anno ha consentito a piccole Fulgorine come De e Chiara di realizzare i rispettivi sogni. DONNASPOGLIATOIA


24. Ely
Più che una donna un'arma, più che un'atleta un Kamikaze. Si butta su ogni pallone, in ogni caso, in ogni modo, al grido di "intanto mi tuffo poi dove casco si vedrà". In lizza per il ruolo di Lara Croft nel prossimo "Tomb Raider 3: la ricerca della pianta della felicità" ha il fisico di Jane Fonda e l'avvenenza di Sharon Stone. Vive con la sua fedelissima micia B.B. che ufficialmente sta per Brigitte Bardot, sorella segreta del Gatto Giuliano di Kiss Me Licia in realtà però non è "BB" ma "88" e sono i kili che pesa. RAMBA

28. Miks
Dopo aver lasciato la pallavolo seria ed aver provato (senza fotuna) la carriera di modello per le scatolette dei boxer da uomo (senza fortuna xchè la fotocamera non si centrava nei suoi 198 cm di prestanza, fotografandogli sempre le ginocchia e, diciamocelo, a chi interessano le ginocchia?) il nostro eroe, dovendo pur sbarcare il lunario, cede alle lusinghe della popolarità e dei soldi facili che la pallavolo mista da sempre offre. Ovviamente lo fa cercando in tutto il veneto una squadra che sia all'altezza della sua altezza, della sua fama, della sua seta. Ed è solo un caso che Egli risieda a 40 secondi dalla nostra palestra. A piedi.
Si fa notare fin da subito per la sua integrità sportiva (“ok facciamo l'ultima birra ma che siano solo 2”), la puntualità svizzera (“co rivo rivo”), il rispetto per l'avversario nelle esultanze morigerate ma sopratutto per la ferocia con cui maneggia quel tronco di baobab che ha al posto del braccio destro. Durante la stagione scopre l'arte del tuffo (che esegue peraltro con una leggera leggiadria leggendaria, non a caso Simone Biles ha un poster di Michele in cameretta) e il piacere dei palleggiatori spalmati sulla schiena quando decide che il secondo tocco è suo. MONUMENTALE

77. Andrew
Lo spirito guida di una squadra che guida sotto spirito, colui che infonde serenità e coesione al gruppo viene da una lucente carriera di palleggiatore, che però ha deciso di passare dal secondo al terzo tocco, un po' come certe ragazze passano dalla seconda alla terza taglia di reggiseno andando in Brasile con banali scuse turistiche (...). Anch'egli in grado di ricoprire tutti i ruoli si distingue per una resistenza fondista da Pietro Mennea e un'attitudine ai tuffi degna del miglior Pavel Nedved. Non fa problemi, ma li risolve, è il re della carne ai ferri e se la cava pure a calcetto. Il giorno che lo vedremo camminare sulle acque ci faremo delle domande..oppure semplicemente gli scarichi delle Bassani sono intasati. ILLUMINATO

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